Recensione 002: di Mr Kocot
...L'Officina della Camomilla e' musica da ascoltare con un proiettore, un telo bianco, luce spenta e il sole che riposa nei tombini, quando nella citta' non c'e' nessuno e te ne vuoi stare a casa con qualcuno che ami. Le diapositive sono semplici e sgranate, tristi e malinconiche, ma estremamente dolci, come stecche di vaniglia. La prima diapositiva che scorre dal proiettore al bianco telo e' la porticina che bisogna aprire per entrare nell'Officina della Camomilla, dopodiche' salite a cavallo del suo mostro d'armadio e solcate senza paura le voci di sottofondo e le parole musicate di "dai graffiti del mercato comunale" e di "basmati" che tanto mi ricordano un vinile comprato una decina di anni fa' dei
Teenage Fanclub & Jad Fair, da mettere su nelle domeniche piovose, per far l'amore, la prima volta. Senza fermare il proiettore, avanzate a piccoli passi nel mondo di Camomilla nei suoi "romantico=a strappo" e "EE Londra e Londra" dove affogherete in adolescenze e labbra come tagliole, che quando baciano dovrebbero far male, ma vi lascerete far sanguinare lentamente e tra suoni di carillion e flauti, vi infilerete i vostri jeans, uscirete a far spesa e sarete sorpresi a mangiare tranquilli fuori dal supermercato pensando al prossimo negozio di dischi da visitare!!! Tra superga e t-shirt sporcate da vino e fragole, sarete trasportati da mostri innamorati nel cielo di Milano, tra panchine che faranno da stanza ai vostri ascolti, delle tracce "gentilissimo oh" "le mie pareti fluorescenti di Nord Africa" e "le Timberland"......eppoi ecco "Charlotte" la mia preferita, cosi' sfasata e triste...senza parole. Arriverete rilassati fino all'ultima nota di questo EP cuffiette edition, realizzato su di un letto, tra un cuscino e una chitarra, con i suoni di "Nadeje e le ruote panoramiche" e "Mayoko e Adelaide" infine vi sveglierete solo per ascoltare la psichedelica, muro, fucsia, vino, bici, sala giochi ultima traccia, "ho le Reebok che brillano e ribrillano". Finito di ascoltare, forse vi fara' ricordare schegge di musica francese degli anni '60 o un Tenco triste e malinconico o addirittura i film di Pupi Avati, comunque vada ascoltate il tutto su di un letto a castello e poi lasciatevi cullare sognando ruote panoramiche e Talking Heads sui lampadari.....
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Album: L'Officina della Camomilla
Artista: Officina della Camomilla
Anno: 2010