venerdì 18 marzo 2011

RUNA RAIDO - Per ritrovare la quiete LP

Recensione 015: di Mr Gasperino


Cosa scrivere come premessa all'album che stiamo per descrivere? 
Quale aggettivo utilizzare per far intuire la bellezza di quest'opera? 
Va bene, oltre a elogiarli per l'album d'esordio come iniziare questa recensione?
Ci sono:  SPETTACOLARI!!!

Scrivo oggi dei Runa Raido, formazione romana che ha origine nel dicembre del 2006 e che nel 2011 presentano il loro primo Lp - PER RITROVARE LA QUIETE nove tracce che racchiudono tutto il lavoro del gruppo in questi anni. Un gruppo rock alternativo che esibisce un ottimo sound con la giusta capacità negli arrangiamenti, con le giuste melodie, con la giusta durezza che ben si unisce con chi suona musica Rock.
Già il primo brano ci pone di fronte ad un ottima esecuzione con un altrettanto ottimo testo [FAME]. Immediato già dal primo ascolto - che ci fa vivere un viaggio composto da note, parole ed emozioni. 
Per tutti quelli che vanno gridando che "la capacità di lanciare slogan all'interno di brani musicali non esiste più!" devono ricredersi all'ascolto della seconda traccia [ELETTROMANICHINI] dove emerge il tentativo della band d'unire diverse fotografie dando origine ad un unica grande immagine: la nostra società.
Ascoltandoli, si fa fatica (anche nel terzo brano) [UNO], a non seguire il ritmo e ci si ritrova, senza volerlo, a "ciondolare la testa a tempo". Il passaggio dal terzo al quarto brano risulta così naturale [SETA] come dei martelli, procedono senza nessuno ostacolo. Colpisce il testo, in un brano che può essere annoverato tra i migliori degli ultimi tempi. 
L'impressione che si ha nell'ascoltare questo album è di ascoltare un lavoro di una formazione veterana. La capacità che hanno i Runa Raido di trasformare un brano complesso [VIOLA VALZER] in una traccia di facile ascolto, è sconvolgente. Probabilmente l'utilizzo di frasi semplici in un contorno musicale complesso, aiuta nell'intento. 
Il sesto brano [NERO] è riflessivo e nel contempo intuitivo nell'espressione Rock che questa formazione ci regala,  attraverso concetti affatto banali. 
Continuando ad ascoltare traccia dopo traccia, senza annoiarsi - questo è il primo dato che deve essere sottolineato; la seconda considerazione è che in un periodo di crisi, sia economica che artistica, di fronte una band meritevole, confermato dalla traccia successiva [FESTINA LENTE], bisogna esaltare un buon lavoro come questo. Divoriamo brano dopo brano con irrefrenabile avidità [CAMBIO DI MODALITÀ] all'ascolto non si pu restare inermi, provate. [PROSPETTIVA NEVSKI] Anche se eseguito egreggiamente, sorgono una serie di domande: "Quale necessità vi è dietro all'incisione del brano cover di un maestro come Franco Battiato?", "Perché introdurre una cover e non un proprio brano?" Mi piace sia l'arrangiamento che come il pezzo suona, ma se proprio devo fare una critica è quella appena scritta.
  
        Runa Raido
   PER RITROVARE LA QUIETE LP
Marco Vallecoccia - chitarra, voce 
  Alessandro Vona - chitarra, cori 
       Letizia Gaetani - basso, cori
      Gianluigi Nocella -  batteria
               Febbraio 2011



lunedì 7 marzo 2011

SEVENTH DAY - Thank You For The Passion EP

Recensione 014: di Mr Renton

Gruppo formatosi  a Pisa nel lontano 1994, quando il grunge  era stato sposa di  gruppi come Alice In Chains Pearl Jam e nostra signoria dell’oscuro scrutare  dio nome ehm ehm  Nirvana,  cominciano a fare visita nei locali  nazionali  , portando  alle sedie zuppe  del vomito  dei pagani , alle bariste  vogliose  di nuovi blocchetti  dove appuntare lo stipendio di  gente comunemente normale, e grunge  sporco ma, da musicisti provati,  uno sporco di un fango fatto a costume, ovvero, l’interno consapevole di essere capaci a suonare e allo stesso identico modo  suonarlo come ci sente dentro, una dolce contraddizione delle persone che apposto dei globuli rossi  vivono e respirano molecole  spartitiane.
La formazione è composta da: 
Giacomo Bracaloni  (voce)
Sandro Langhigna (basso e chitarra )
Alessandro Campenni (chitarra)
Alessio S(k)catena (batteria)


L’album in uscita, prodotto dalla Domino dal nome “thank you for the passion” si spezza in dodici tracce, portandoci in un vuoto dove il dirsi amore o il dirsi ti odio resta tutto con lo stesso suono,  affermando che due sentimenti opposti possono vivere insieme anche se gridati o parlati .
In “new life “, prima traccia come nella sesta, “consentive”, un albero dell’impiccato ci si presenta come il migliore dei quiz, scatenando nell’immaginario sinaptico, una partita a colpi di parole nel nome degli Alice in chains, o almeno sembra che il venerdi prima abbiano bevuto con loro e finito la serata a suonare sotto la torre pendente .
Con “dry bread “ e “civilization”, si è organizzata una registrazione con i Pearl Jam  nella seconda, a camminare di notte con gli occhiali da sole in modo da proteggersi dai neon mattutini, mentre nella prima, la reincarnazione del mostrarsi anche solo con un asta da microfono, da, a tutte e due le traccie, un tono di bosco in cui gli alberi, trasformati in corde vocali, vibrano come il solo suono di voce possibile nell’atmosfera vegetale.
“Suicide me “ e “ I'm in pain “, spono inni alla gioia, ma non si parla di vivaldi, o di verdi, o di garibaldi ,  o di chi abbia scritto questa cosa, ma si parla di Seattle, di marciapiedi che anche durante il giorno e illuminati dal sole restano grigi, di piedi nudi su palchi italiani, e dio colpi di fucile da suicidio e dolore che placano il vivere quotidiano,  se avete capito, auto autografatevi incestiside, per chi non ha capito sentiteveli ogni tanto i nirvana, cxxxx.
Nelle tracce ”I’ve dream with you” e “ Without gravity”, Eddie Vedder  è sotto casa di vostra moglie , canta per lei  canta per lui, canta per tutto e per niente  fa ballare le macchine parcheggiate in abiti da festa di matrimonio e tenere caviglie spezzate dai suoni degli strumenti.
Per ultime ma non per ordine cronologico, ma soltanto per etichettatura troviamo: ”W”, “Seven heaven”, “Internal defeat” e “ She want your life”, tracce in cui, i Seventh Day si cimentano con la normalità quotidana, con il prezzo del cd, con la litigata con il produttore e con i jack che fanno da tramite tra il fuck you e il prenditi quello che e' nostro, ma comunque siamo noi che ti paghiamo la casa , e te lo prendi come diciamo noi .


I "Seventh Day sono la risposta finalmente che una Seattle italiana può esistere, con tutti i suoi casini, con tutte le sue litigate ed omicidi, con i suoi sorrisi e le sue pillole, con le sue birre e il suo silenzio, con i giovani che sono vecchi e con i vecchi che sono giovani ……e i bambini che fine hanno fatto??????? beH , se questo disco si ascoltasse da piccoli, ognuno di noi capirebbe cosa vuol dire realmente camminare, essere consapevoli della religione del dye young, essere consapevoli che l’amore esiste, e che i fiori li portini a Sanremo, noi vogliamo che le nostre donne ci uccidino poco alla volta, per riderne insieme e capire che il buongiorno non si vede dal mattino, si vede se hai lei in bocca, qualsiasi lei, perché sono le lei, le donne, le musiche, le incazzature, le depressioni  e le coincidenze a portare avanti il mondo, e la coincidenza di aver scoperto questo gruppo te la devi anche andare a cercare, bye bye and thank you for the passion