mercoledì 6 aprile 2011

Mr . Marroccoli


Recensione 016: di Mr Renton

Carlo Marroccoli aka MR MARROCCOLI, ragazzo classe ’88 natio di Potenza, inizia a muovere i passi nella musica come un lento freddo, come se il polo nord stesse aspettando per effettuare la migliore delle glaciazioni, la musica elettronica è difficile da metabolizzare, appassionato come il sotto scritto, devi solo collocarla nel migliore movimento possibile quotidiano, facendo ovviamente attenzione, che qualche maledetto delle compagnie cybernautiche, non entri nel proprio sistema, antivirus? Programmazione? Campanelli? ma qual'è il problema, a me va bene anche il rumore meccanico del frullatore.

LLANFAIR: prima traccia presentata sulla schermata, è l’inizio tipico, diciamolo anche un po' “paraculo“, all’elettronica stessa, di durata ovviamente lunga, perché alla fine chi suona questa musica deve pensare pure a trasmettere la propria quotidiana, i movimenti “mattutini”, le sbroccate per la non fuoriuscita del caffè, il prendere l’autobus, il farsi faticosamente una doccia dopo che i bassi ti stanno addosso come i peggio paia di cheaps, il l’avere in testa sempre la donna che ami e sapere che, anche se non fa niente, ci sarà sempre il qualcosa che ti fa incazzare, sorry for this my little darlin, le risse mentali notturne, e tutto questo un rumore lo ha: boing, boing, boing.
MUSHROOM MODE: se si pensa di camminare in tubature come un file infetto pronto a rovinarti il cervello, sotto forma di hardware, per alla fine, darti, solamente il segnale di esserci, bhe, accendete il programma e preparatevi ad una lunga stesura infettiva, garze, betadine, cerotto, necrosi???.
BAKED BEANS: pronto?
Si?
Qui è Andy Warhol sotto forma di ologramma!
Ah, cavolo, non me lo aspettavo!
Bene, senta sa qualche cosa su l’arte moderna?
Penso proprio di si!
Ecco, cancelli tutto e si mangi un po di zuppa di fagioli, così tanto per ballare!
Va bene!
Ah! senta, vi ho già detto che sono Andy Warhol?.
CAVO COASSIALE: già dal nome, si capisce l’infatuazione per le prese e questa traccia - a mio personalissimo avviso - ti si lega attorno, senza spiegare se va bene stretta o larga o di rito recintuale, e mettiamole ogni tanto queste dita nella presa, al massimo qualche cellula dovrà fermarsi al primo bangla per una ceres.
GREEN WORKSHOP: prima che si arrivi a capire che il club è lontano (club?ahahahahah), che i soldi non ci sono, che i vestiti sono sporchi, il buio della stanza proietta la spia sul proprio corpo e pensi, mi stanno seguendo o devo seguire io gli agenti ? mour, torcia please.
YSOS: o voi che non capite un c@##x di elettronica potete impomatarvi e mettere la canotta, o voi che di elettronica ci capite, piccoli cowboys, lo sentite o no che queste è capace a suonare! coatti, studiatevi un attimino Square pusher, famiglia Case, il cd dei Kraftwerk è da rispolverare.
p.s.: Teknoverbano, altra traccia che si avvicina molto a questa, giusto un po’ più difficile da capire da quelli con le camicie a quadri e i finti rayban, cugini dei canottari. F.U.
JOHN TITOR MUST DIE: ma deve morire si o no John Titor? cronauta, inventore, cinefilo, maniaco di ritorno al futuro, ingegnere aerospaziale, cazzone o altro?altro che inno, ma volontaria trasformazione del time travel 00, a parole personali.

MR MARROCCOLI, a primo impatto può piacere come l’amaro che ti scende giù in gola quando le periferie di Roma sene stanno solo che aspettare, può darsi anche che dia malditesta, incazzatura o qualche cosa di non specificabile, a me sembra voglia di ballare, di vedere capelli biondi all’aria, amore, confessione e unica malata fantastica istruzione, bye bye stupidità. goodmorning love!

Genere: Elettronica / Minimalista / Techno

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