mercoledì 8 giugno 2011

TRIGG – Beige


Recensione 017: di Mr Brontolo

Il suo nome è Bart Knole e viene dall’Olanda, conosciuto anche come Gritti ma in questo caso è semplicemente Trigg.
Qui abbandona i suoi consueti ritmi dubstep per ricercare squisite melodie, lente e ripetute, nelle quali sono studiate impercettibili e puntuali piccole variazioni sonore, generando così atmosfere senza tempo che farebbero invidia a Brian Eno.
Il genere si potrebbe sicuramente etichettare come un genere ambient ma non va sottovalutata l’influenza industriale che in alcune tracce si può apprezzare, mentre per quanto riguarda le atmosfere in prevalenza sono lofi con lievi accenti noir.
Il lavoro dura in totale 46 minuti e 46 secondi (anche in questo caso sarà forse casuale la ripetitività?) costituito da 9 tracce complessive:

CREST (Cresta) 5’26’’
La traccia che apre il lavoro inizia (e si conclude) con un loop di chitarra che utilizza solo poche note dove una tastiera accompagnata da un suono meccanico (simile a un treno) prelude l’ingresso di una batteria dove i piatti accompagnano l’ascoltatore in questo viaggio fatto di alti e bassi…

TRON 5’52’
Il titolo della seconda traccia prende il nome dall’omonimo film di fantascienza del 1982 Tron diretto da Steven Lisberger e prodotto dalla Disney.
Mi piace pensare che questo riferimento palesato dall’artista voglia essere una critica severa nei confronti di qualsiasi (non solo informatica) potente società, capace di rubare per poi spacciare come propri il lavori altrui… basterebbe solo questa mia supposizione per avere un’ ottimo motivo per ascoltare questa traccia, ma in realtà è il motivo minore perché solo ascoltandola ne troverete la giusta motivazione…

EMESIS (Vomito) 3’00’’
Qui la traccia, pur addolcita da specifiche sonorità, risulta avvicinarsi al genere noise che tenta d’inseguire una melodia che sembra irraggiungibile…

DARK FLOWER (Fiore Scuro) 5’35’’
Suoni e sensazioni che si miscelano per essere più o meno preponderanti per poi tornare ad accompagnarsi gli uni con gli altri, Avete presente il genere etnico, industriale e melodico messi insieme? Ebbene qui ne troviamo un chiaro esempio, bravo Bart perché queste sono le tracce che in un lavoro fanno la differenza…

PILLON 2’49’’
Cosa esattamente voglia dire pillon rimane un segreto dell’autore, quello che a noi c’è dato di sapere e di discutere è la qualità della traccia, che poi e il vero motivo per cui siamo qui… trovo che la sua semplicità renda la traccia molto comprensibile e fruibile forse per dare un po’ di respiro a chi per la prima volta si avvicina a questo genere nel quale poi può rimanervi incastrato… Aiuto tiratemi fuori…

YASMIN 5’33’’
Credevo fosse il nome della sua amata, e forse lo è, ma ho scoperto che è anche il nome della pillola del giorno dopo… visto in questa prospettiva la traccia assume tutto il suo atroce senso… questa a mio avviso è una delle migliori tracce di tutto il lavoro dove la musica senza la parola riesce comunque a parlare…

SEAHORSE (Cavalluccio Marino) 8’09’’
Questo farabutto di Bart ha messe in fila una dietro l’altra le sue tracce più belle… forse è il premio per i più pazienti e quindi per noi e non posso che condividerne la filosofia… coraggio, andate a prendervi il vostro premio…

TRANSIT (Transito) 6’19’’
Semplicemente efficace… semplicemente la svolta… semplicemente eccola… semplicemente commuovente… semplicemente gioiosa… semplicemente l’energia… semplicemente la forza… semplicemente fantastica… semplicemente la miglior traccia di tutto il lavoro… semplicemente TRANSIT…

SHELTER (Rifugio) 3’59’’
A volte si ha voglia di ricercare un nostro angolo o una dimensione che ci porti lontani dal mondo e dai nostri pensieri… vi consiglio di ricercare questo vostro momento con questa traccia…

Che altro dire se non ringraziare un artista di tale portata, perché senza il suo estro noi non esisteremo e senza la sua musica fruibile liberamente il mondo Creative Commons sarebbe deficitario di un altro talento, mentre la mia vita sarebbe povera di qualcosa che non sarei in grado di definire!


TRIGG – Beige

ANNO: 2011
AUTORE: Bart Knnole
ETICHETTA: Humanworkshop
DISTRIBUTORE: FMA
CONTATTO: Facebook



La copertina è rappresenta dal colore beige che ne sottende l’irrazionale lasciando piccole porzioni d’immagine di colore naturale da cui si deduce ineluttabilmente il razionale… questa garbata fusione è il biglietto da visita di TRIGG.


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