Justice??? bene!
B.Noize??? bene!
2Manydjs??? bene!
Bloody beetroots,Crookers, Daft punk??? C@§§ø se va bene!
Questi due ragazzi di Roma, THE 2000, hanno degli ottimi punti di riferimento, se pensiamo alla dance di Justice, al casino di Noize, alla maestria jedica dei Daft punk e tutto il resto dell'irresistibile pacifico caos che l'elettronica può combinarti nelle enteriora, e soprattutto, cosa più importante, di come questi due i giornali e le riviste musicali del pianeta (no modest bear, Sweden, skipper chippers, Uk, etc., etc., etc., etc.) ne parlano senza essere usciti con un album ufficiale, e nel caso dell'underground non ci interessa se ne parlano bene o ne parlano male, ma l'importante è stare sulle labbra di tutti e dare al consumatore l'ipoacusia da ritmo.
"GIVE ME A FAT BEAT" Già il titolo della prima traccia che troviamo sul myspace, ci suggerisce figuratamente una mattonella spezzata consciamente all'interno del cervello, chiedendo sempre di più di alzare il volume e dare alla casse un potere inconsueto, quello di non lasciarti da solo a ballare con i tuoi mostricciatoli nell'armadio, e comunque, già che la cassa mi urla "Jesus Christ a (is) lies", cosa altro devo spiegare??? (recensione simile per la traccia "WOUWO", la differenza è che con questa traccia, oltre ad essere abbonato al gruppo amplifon, hai bisogno direttamente di attaccare il jack alla prima venula che ti si forma sulla fronte dopo aver ascoltato i primi 15-20 secondi di traccia).
"MONKEY AGGRESION" C'è ne è voluto di tempo per capire che noi bigotti discendiamo dalle scimmie, e con questa traccia, anche la cronologia di Darwin ci appare in maniera elementare, dando un senso all'articolazione motoria e un collegamento animalesco con i nostri istinti e la fauna dove viviamo, tutto questo grazie all'inizio della stessa formata da bassi forestali e caotici o, addirittura ululanti, per poi sfociare nella crescita dalla scimmia all'homo sapiens, arrivando a beat metropolitani e cementistici, riportandoci subito dopo a quello che realtà siamo, animali in gabbie di cemento.
"SHOCK" Il lavoro di questa traccia, a mio avviso, è quello di descrivere nel migliore dei modi lo stato confusionale che ti può colpire nella più assoluta caotica calma che solo l'elettronica può darti, con lo speaker che ti dice di avviarti verso le uscite di sicurezza facendo respiri profondi, anche se a volte tocca dei picchi di ripetizione shocckesca troppo confusionale, ma in fin dei conti lo shock è questo, pura scordinazione che da chiarezza soltanto nel momento in cui il suono, tra il casino generale, si distingue e resta muto.
"OAWCHA" E' come se ci si ritrovasse a Tokyo e si vedesse per strada un furgoncino bianco della volswagen investire una scolaresca, arrivare il prima possibile a rubare un ipod da 2000 Gg, premere play e ritrovarsi in uno dei club più mastodontici d'Europa, uccidere gli adipociti, ed essere spostati di nuovo in Giappone di fronte al maestro Miyagi che dice: mettere dischi, togliere dischi!
Alla fine basta soltanto crederci, come fanno questi due ragazzi di Roma, si prende una macchina per campionare e formulare, un'ampolla di dischi e un solvente d'impegno, e si può tirare fuori quello che, per la nostra generazione, è il nostro militarismo, come lo era nel70 la politica per i nostri genitori, pensate che si muovono soltanto le braccia e si casca un pò sulla pista per l'alcol nell'arterie e gli affumicamenti delle polveri celestiali, è anche quello, ma principalmente noi marciamo e sbattiamo i piedi per terra, e quando sua maestà elettronica Elisabettiana esige il sull'attenti, noi proviamo a diventare musica e l'elettronica è ritmo senoatriale . YESYEHAYES............give me a fat beat
Genere: Elettronica
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